Piccolo Museo della Civiltà ContadinaSAPER VIVERE IL PASSATO È COME VIVERE DUE VOLTE (Marziale)

LA “POSSESSIONE FERRARESE”

Dall’Archivio Storico della Provincia di Ferrara si desume che fin dalla prima metà dell’800 la “Possessione Chiesa” o di Libolla era di proprietà della nostra famiglia. L’edificio, oggi adibito a struttura recettiva, era la tipica casa rurale ferrarese costruita in laterizio a pianta rettangolare, a due piani, con il tetto a due spioventi. Poco distante si ergeva, come oggi, la mole della stalla-fienile che accoglieva tanto i bovini quanto il fieno e la paglia. La stalla era costituita da un ambiente unico rettangolare lungo circa m. 8 per contenere gli animali su fila doppia. I bovini stavano nelle poste a due a due e pare ancora di vederli ruminare tranquillamente: le vacche Nobila e Belarama, le manze Zvizzera e Fattora, i vitelli Generale e Maggiore (i nomi sono desunti da un antico documento dell’archivio di famiglia).
Un terzo elemento staccato dai precedenti fabbricati era il forno, una piccola costruzione in mattoni davanti alla quale vi era un portichetto dove la massaia poteva accudire alla cottura del pane (che faceva per l’intera settimana) anche sotto la pioggia.
L’attuale gazebo si trova esattamente nel punto in cui era ubicato il forno che purtroppo è stato demolito.
Anche il pozzo che attualmente si può vedere costituiva un esempio tipico di pozzo antico ferrarese con una ghiera detta “alta” quadrata che si eleva 80 – 90 cm. dal suolo, due piloncini a sezione pure quadrata che reggono un’asta trasversale a cui è fissata la carrucola.

 

PICCOLO MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA

Tutte le foto sono state realizzate da Roberto Gravina ph.

Negli antichi contratti di colonia e boaria in uso nelle nostre campagne si leggeva sempre, riguardo ai doveri del bravo contadino: “Dovrà tenere puliti, custoditi e lungi dal sole e dalla pioggia tutti gli attrezzi
rurali…”.
Gli oggetti che venivano usati nei campi e in casa erano beni preziosi da custodire con cura.
Oggi sono testimonianze del passato, un patrimonio da salvaguardare che nel contesto territoriale ci permette di riappropiarci delle nostre radici.
Abbiamo conservato e raccolto con passione antichi documenti, attrezzi agricoli e oggetti della vita quotidiana innanzitutto per un sentimento che ci lega ai nostri avi, poi per tutelare e per far conoscere la tipicità del nostro territorio.

È possibile prenotare una visita guidata gratuita al Piccolo Museo della Civiltà Contadina. Per info: Elisabetta Moreschi – cell. 339 6679938